Il decreto dei Magi e la logica delle Erinni: quella democrazia italiana che condanna i figli per le colpe dei padri

Neppure si presenta agli Italiani, il premier, ma affida ogni commento a Gaspare, Melchiorre, Baldassarre (Speranza, Bianchi, Brunetta). Baldassarre ha gli occhi vivi come non mai, si sente già reggente mentre pregusta l’ascesa dell’attuale premier al Colle per saltare sul trono.

-Decreto votato all’unanimità- chiosano alcuni.

-Momenti di tensione e fratture all’interno della Lega- dicono altri.

Ma il premier tiene banco e non si può certo pensare che paghi, come altri, i suoi “mi piace”! Quali armi possiede questa persona? Mistero.

Gaspare è teso, pallido, emaciato: il peso di una democrazia negata da due anni lo sta schiacciando e il naso è rosso per il prolungato utilizzo della FFP2, ne riconosco il segno.

Chissà se Draghi si è identificato nel mantra del suo amico Macron

Voglio far saltare i nervi dei No Vax.

Macron

Il decreto è scritto: ipse dixit.

E ancora c’è chi sostiene sia differente dalle leggi razziali del ’38: è diverso il punto di partenza, non la direzione d’arrivo.

Il decreto millanta un obbligo vaccinale over 50 a prescindere che si lavori o no. Di fatto però non si tratta di obbligo, poiché sussiste la pratica di obbligare a firmare il consenso informato, si tratta di estorsione.

State attenti, ve lo dico, se potete resistere resistete: finché dovete firmare il consenso informato non è obbligo!

Il Governo se n’è guardato bene anche questa volta e preferisce la condanna al confino alla legge che tutti i cittadini si sarebbero attesi: l’obbligo vaccinale.

Ribadisco, se potete. Se potete.

Dal 20 gennaio al 31 marzo non si potrà accedere al parrucchiere e all’estetista senza supergreenpass.

Conseguenza diretta: o queste categorie perdono clienti o cominceranno ad esercitare in casa delle clienti/untrici in nero.

Dal 1 febbraio al 31 marzo senza il supergreenpass non si potrà accedere a banche e servizi commerciali, negozi e centri commerciali, uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni, Poste, Inps, Inail.

Pagheremo tutto dopo il 31 marzo e potrebbe essere conveniente ritirare un po’ di contante adesso visto che a breve saremo in mano al mercato nero.

Che cosa dicono i commercianti?

Accettano? Tacciono? Non si ribellano nell’anno in cui Amazon centuplicherà il fatturato? Nell’anno in cui finalmente multinazionali quali l’Associated British Foods metteranno le mani sulla decantata economia agroalimentare italiana?

Interessante, a questo proposito, la lettura di Tiziana Alterio e del suo Il dio vaccino. Forse io avrei scelto un titolo diverso poiché in realtà l’analisi è globale e andrebbe letta anche da coloro che concordano sulle misure sanitarie mentre, in questo modo, il testo arriva ad attirare un target ristretto di lettori.

La Alterio indaga, spiega, denuda, racconta una civiltà corrotta dal cancro del potere.

E il racconto di Tiziana ci aiuta a comprendere la follia di questo bulimico decretare del nostro Esecutivo.

Restano in vigore le misure più restrittive del precedente decreto: Green Pass rafforzato per mezzi pubblici, treni, hotel, palestre, eventi.

Misura che colpisce gli adolescenti figli dei No Vax:

Una società in cui i figli pagano le colpe dei padri è democratica?

Chiara Fasce, coordinatrice regionale della rete nazionale Scuola in Presenza

Una società simile ricorda la Grecia arcaica raccontata nelle tragedie o certe vendette della mafia nostrana!

Intanto dei disperati tentativi di proteggere la democrazia esistono: Forciniti del Gruppo Misto e Paragone di Italexit cercano di difendere la nostra Costituzione con lacrime, sudore, sangue e dolore.

Sul fronte civile si sta creando una società alternativa, fatta di passaparola, composta da gruppi di aiuto che agiscono ai margini del sole come guerriglieri privi d’armi e ricchi di umanità.

Cerchiamo di aiutarci, di coordinarci, di credere che se anche siamo destinati questa battaglia, non perderemo la guerra.

Cerchiamo di reagire, non attendiamo- in poltrona- la fine della Repubblica.

Alessandra Giordano

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