L’ultimo dei Mohicani e l’apokolokyntosis della Sinistra

Riguardo alla morte di un politico noto e, come spiega Putin, sui generis, l’unico commento intelligente sarebbe il manzoniano “Ei fu” da concludersi con il noto “ai posteri l’ardua sentenza”.

Le analisi che si ricavano dai giornali e dalle televisioni variano dalla beatificazione all’Apokolokyntosis, atteggiamento questo che io giudico estremamente vile poiché il defunto non può controbattere.

Non ho mai votato Silvio Berlusconi, infarcita com’ero della certezza che la Sinistra rappresentasse il Bene e la Destra corrispondesse al Male assoluto.

Ho manifestato contro la sua entrata in politica nel 1994, contro il G8 di Genova nel 2001 poiché vedevo in lui non un fascista- quello per me era Fini e lo apprezzavo maggiormente- ma uno spietato neoliberista.

Ero giovane e ragionavo in base agli impulsi, agli amici, al desiderio di andare contro il Sistema ma non avevo compreso che l’antisistema era lui.

Lo aveva compreso invece l’Europa. E nel 2011 fece il primo golpe in Italia inaugurando l’austerity e il loden grigio.

Che schifo. Che scema.

Nel 2011 ero grandicella e avrei dovuto capire quanto avveniva.

Avevo già due figli ma non avevo capito.

Con l’approvazione (o forse fu un’imposizione?) di Napolitano, Monti prese l’esecutivo defenestrando, come sottolinea Francesco Forte , il Presidente eletto da un congruo numero di Italiani in un momento in cui non era ancora nota la desertificazione delle urne.

Fu un precedente pericoloso che anticipò il golpe del 13 febbraio del 2021 quando un convinto Mattarella incoronò Presidente del Consiglio Mario Draghi, l’aristos, l’optimus, il migliore tra gli oligarchi, l’uomo che così venne definito da Cossiga:

È un vile, un vile affarista non si può nominare presidente del Consiglio dei Ministri chi è stato socio della Goldman & Sachs, grande banca d’affari americana. E male, molto male, io feci ad appoggiarne, quasi a imporne la candidatura a Silvio Berlusconi, male molto male“.

F. Cossiga

Torniamo a Berlusconi, o meglio, al mio Berlusconi.

Berlusconi e le donne

Come Craxi fu fatto cadere per le tangenti e Conte per la pandemia, Berlusconi fu fatto cadere per le donne.

Esse costituirono un cavallo di Troia costruito ad arte, a detta della Sinistra, Berlusconi non le rispettava.

Questo è un falso storico: Berlusconi aveva un rapporto ciceroniano con la figlia Marina e amava le donne belle e intelligenti.

Forse la sua debolezza fu la ricerca della bellezza in una visione estetica della vita che impose anche se stesso, la medesima visione di cui è schiava Lily Gruber con il suo metus senectutis.

E’ indubbio che le donne per Berlusconi dovessero essere affascinanti e curate, non necessariamente belle; ciò che non tollerava di Rosy Bindi era l’ostentata sciatteria, tipica di chi attinge invece al mondo dell’etica.

La battuta fu infelice ma geniale nel sarcasmo: “E’ più bella che intelligente”. Attenzione, non disse che Rosy Bindi era brutta, utilizzò un’ironia sagace che, certo, offende ancora oggi non per quanto concerne la bellezza bensì per quanto riguarda l’intelligenza della donna che viene ingiustamente messa in dubbio.

E che dire della Merkel? Qui la narrazione si condisce di detti e non detti: fu definita “culona?” non v’è certezza; sicuramente Berlusconi non apprezzava la rinuncia totale alla femminilità così come detestava il disfacimento del fisico maschile. Non bisogna dimenticare che oltre ad essere un politico era un imprenditore del patinato mondo dello spettacolo e che i suoi canoni erano quelli.

Berlusconi, la Mafia e le Toghe Rosse

L’unica condanna di Silvio Berlusconi fu quella per la frode fiscale per la compravendita dei diritti di Mediaset, per il resto vi sono molte accuse ed oltre trenta processi.

Considerato che l’essere umano non è onnisciente e che, in termini di Diritto, l’unica che conta è la verità processuale, a questo punto occorrerebbe tacere.

Invece si parla, si ride, si strazia il cadavere: era mafioso?

Se la domanda viene posta da Italiani di Potere, l’unica risposta che mi sovviene è quella di Craxi:

I partiti – specie quelli che contano su apparati grandi, medi o piccoli,

giornali, attività propagandistiche, promozionali e associative, e con essi molte e varie

strutture politiche e operative,-hanno ricorso e ricorrono all’uso di risorse aggiuntive in forma

irregolare o illegale. Se gran parte di questa materia deve essere considerata materia

puramente criminale, allora gran parte del sistema è un sistema criminale.

Bettino Craxi

E’ un fatto che la Magistratura inizi ad indagare su Silvio Berlusconi nel 1994. L’accusa è quella di aver pagato tangenti al leader socialista Bettino Craxi, ed è per questo che io- più che di Toghe Rosse- parlerei di toghe angloamericane.

O Toghe Neoliberiste.

Mi limito quindi a fare le più sincere condoglianze alla famiglia Berlusconi sottolineando che, se con Craxi morì l’ultimo dei socialisti, con Berlusconi, che dette forte impulso all’imprenditoria italiana, se ne va l’ultimo dei Mohicani.

Ora siamo in pasto all’America, all’Europa, alle loro brame neoliberiste che umiliano il lavoratore e innalzano l’intelligenza artificiale.

Venduti da false sinistre democratiche attratte dal denaro e dalle Banche, ci ritroviamo in un’Italia in macerie ove il reddito di cittadinanza l’ultima spiaggia poiché il lavoro non c’è più.

Alessandra Giordano

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