La notte del ministro spezzato: il ricatto dello spread

L’eutanasia in atto della democrazia italiana

La notte del ministro spezzato (d’obbligo il riferimento al film La notte delle matite spezzate di Hector Olivera) è avvenuta nell’indifferenza e nella giustificazione di certa stampa della mia ex sinistra.

Conte non inizia neppure a fare il Presidente del Consiglio, il suo governo non sta bene all’Europa.

Di quale Europa parliamo? Di quella democratica o di quella finanziaria?

Ricattati dallo spread e ricattati nei mutui, gli Italiani non sanno più cosa pensare perché, se Conte non era stato eletto, lo è stato forse Cottarello?

Gentiloni?

Renzi?

Letta?

O Monti?

Del resto, non è scritto da nessuna parte che debba essere il popolo a votare il Presidente del Consiglio; di questo non ci possiamo lamentare ma la maggioranza la eleggiamo eccome!

Tuttavia il nostro voto non conta: siamo trattati come bimbi immaturi da guidare, come un gregge da spaventare.

E allora ecco lo spread! Pronto come un aperitivo da servire al tavolo!

Ora, nella notte del ministro spezzato, Monsieur le President è santificato! Siccome non ha accettato il lupo cattivo Savona, diviene l’eroe senza macchia che combatte per la virtus (dei mercati?).

Eppure è stato lui a porre la firma su un Rosatellum che ci ha condannato all’ingovernabilità! Lui, Mattarella.

Che verrebbe voglia di scuoterlo e di chiedergli a chi ci stia consegnando.

Non avrei mai voluto vedere Salvini a fianco di Di Maio, la Lega non mi piace. Sarebbe bastata l’alleanza Cinque Stelle-PD per evitare l’attuale macello ma il PD si è ritirato nell’Aventino.

Salvini, nell’attuale panorama da The day after, manda allo sbaraglio Di Maio e Di Battista che sono due ingenui ma puri! Così lui, il Salvini, diviene quello che ragiona, quello che è misurato.

Il PD dall’Aventino tende la tela da vecchio ragno e i Cinque Stelle prima o poi ci finiranno dentro.

Il contratto

Bello o brutto comunque un accordo Lega-Cinque Stelle era stato trovato con i punti  seguenti:

È necessario investire sul servizio idrico integrato di natura pubblica applicando la volontà popolare espressa nel referendum del 2011, con particolare riferimento alla ristrutturazione della rete idrica, garantendo la qualità dell’acqua, le esigenze e la salute di ogni cittadino, anche attraverso la costituzione di società di servizi a livello locale per la gestione pubblica dell’acqua.

E’ necessario sostenere la “green-economy”, la ricerca, l’innovazione e la formazione per lo sviluppo del lavoro ecologico e per la rinascita della competitività del nostro sistema industriale, con l’obiettivo di “decarbonizzare” e “defossilizzare” produzione e finanza e promuovendo l’economia circolare.

È opportuno rivalutare la presenza dei contingenti italiani nelle singole missioni internazionali geopoliticamente e geograficamente, e non solo, distanti dall’interesse nazionale italiano.

Riguardo la problematica del gioco d’azzardo sono necessarie una serie di misure per contrastare il fenomeno della dipendenza che crea forti danni sia socio sanitari che all’economia sana, reale e produttiva, tra le quali: divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni; trasparenza finanziaria per le società dell’azzardo; strategia d’uscita dal machines gambling (Slot machines, videolottery) e forti limitazioni alle forme di azzardo con puntate ripetute.

Anche per quanto riguarda l’immigrazione la richiesta non era poi così di Destra, semplicemente si domandava di:

 Superare l’attuale sistema di affidamento a privati dei centri e puntare ad un coinvolgimento delle istituzioni pubbliche, a cominciare da quelle territoriali, affidando la gestione dei centri stessi alle Regioni.

Si chiede poi il rispetto del principio di equa ripartizione delle responsabilità sancito dal Trattato sul funzionamento dell’UE deve essere garantito attraverso il ricollocamento obbligatorio e automatico dei richiedenti asilo tra tutti gli Stati membri dell’UE.

Considerazioni

Al di là delle simpatie personali, questo contratto non è piaciuto a chi di dovere perché disturbava molti interessi privati.

Così gli articoli della Costituzione sono stati abilmente re- interpretati nei palazzi dei bottoni.

Palazzi che tremano di fronte alla chiara volontà popolare, sia essa di Lega o Cinque Stelle, di mandare a casa la casta dominante.

Perché l’Europa è una scusa.

Lo spread è un’altra scusa: ci dicono che i mutui aumenteranno immediatamente ma non è così perché lo spread altro non è che il divario,  la differenza di rendimento tra i titoli di stato italiani e gli equivalenti titoli pubblici tedeschi; è un ottimo indicatore su come sta una determinata fetta di Paese, così come il PIL che rappresenta la somma dei beni e dei servizi finali prodotti da un Paese, ma non guarda a chi è in mano questa somma.

Ci riempiono di parole straniere e acronimi per indicarci chi votare (sempre che il nostro voto conti qualcosa).

Ce ne rendiamo conto?

Se sì, dovremmo gridare contro l’eutanasia della democrazia italiana.

Rosa Johanna Pintus 

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