Generazione 2000: youtubers e Destra renderanno l’Italia un regno romano-barbarico

C’è una generazione che vede l’appiattimento progressivo dei propri neuroni: quella dei Duemila.

Le cause

Le cause sono molteplici e ne siamo un po’ tutti responsabili, in particolare noi degli anni Settanta, famosi indaco che avremmo operato un cambiamento epocale. In effetti dal Commodor 64 al fenomeno degli youtubers sono stati fatti dei passi avanti ma, del perché o del come siano stati fatti , direbbe Gabry Ponte, “che ne sanno i 2000?”

Ogni passo avanti ha però distrutto quei diritti che i nostri nonni e le nostre nonne avevano conquistato col sangue; diritti sui quali ci eravamo adagiati senza pensare troppo, diritti dati per scontati e perduti in seguito al susseguirsi di finanziarie impietose; finanziarie che hanno colpito in modo violento soprattutto la Scuola: ricordo che ci furono anni in cui, gli allora presidi, invitavano i docenti a non bocciare perché altrimenti avrebbero perso la cattedra.

Per non perdere classi si è cominciato a regalare una sorta di sei politico a tutti.

Per non perdere classi e non per la scuola inclusiva.

Così la figura dell’insegnante ha perso credibilità e dignità e, per un certo periodo, si è pensato persino di sostituirla con un qualche computer.

Perché, è vero, il computer è seduttivo e ipnotico.

L’insegnante non è stato sostituito ma la baby-sitter sì, da you tube.

In un ventennio si è passati dall’arte alla lobotomia, in un ventennio giacque, ruina immensa, l’italica virtute.

L’operazione è stata semplice: si è passati dalle tette del Drive In alle tette di Lara Croft e, da lì, non c’è neanche stato più bisogno di tette per ridurre quel che restava dei maschi a schiavi dei giochi virtuali.

Le femmine, meno sensibili al fascino della play station, hanno resistito fino a che non hanno scoperto i social e, soprattutto, whatsapp.

La conseguenza

Già da infanti i Duemila si sono trovati in un mondo di mamme che chattavano durante l’allattamento e padri persi in giochi on line.

Le fiabe hanno ceduto il posto a youtubers e il pensiero ha smesso di scorrere. 

Uno dei motivi per i quali questa destra è salita al potere è proprio l’incapacità di pensiero delle generazioni di fine Novecento e inizio del nuovo millennio: generazioni a cui la rete ha suggerito pensieri preconfezionati e tweet a slogan.

Infatti le capacità attentive dei nati in questo periodo sono estremamente ridotte, tanto che, nel campo dell’intrattenimento, youtubers maschilisti, maleducati e sciocchi hanno soffiato il posto a DJ professionisti.

Essere madri o padri oggi, se non si segue la massa e se ci si oppone all’abbrutimento del pensiero, è un incubo e tenere i figli lontani dalla rete è impossibile; eppure i danni dell’esposizione degli adolescenti a internet sono ormai noti a tutti, allora perché non riusciamo a staccare i nostri figli dalla rete?

Come vivono questi ragazzi?

Scuola, You Tube, studio, sport, youtube.

You Tube anche con gli amici al parco dove forse forse…sarebbe più salutare una canna.

La dipendenza

Molti genitori non si accorgono della IAD (internet addiction desorder) o della SCA (sindrome da cellulare acceso).

Ivan Goldberg aveva già dato l’allarme nel 1995 ma il suo grido era rimasto sordo perché, su internet, si stava scoprendo una miniera d’oro. Ben presto le conseguenze furono evidenti ma non vennero divulgate con la giusta attenzione.

La generazione dei Duemila soffre di IAD o di SCA ma noi non ce ne accorgiamo e confondiamo il disturbo con la crisi adolescenziale.

Bisogna invece aprire gli occhi e tener presente che queste sindromi sono caratterizzate dalla riduzione di interessi differenti da internet e agitazione, pensieri ossessivi, violenza nei confronti di chi impedisce l’utilizzo della rete.

Bisognerebbe avere il coraggio di affermare che l’esposizione alla rete produce gli stessi danni dell’eroina perché ti uccide dentro, perché è un viaggio in una realtà di illusioni senza futuro.

Perché nessuno aiuta?

A nessuno però interessa affermarlo, anzi! In questo momento la rete è manna perché, semplificando il pensiero, rende i giovani manipolabili. La diade youtubers e governo gialloverde, accomunata dal periodo storico e non necessariamente dal pensiero politico, acquista sempre più consensi.

Per fermare l’orda barbarica dei carnefici  dei nostri figli occorrono una forza e una determinazione sovrumane: occorre lasciarsi attraversare dalla rabbia dell’altro e cercare di restare in piedi.

Bisogna tapparsi le orecchie e lasciare che la crisi passi.

Bisogna dimenticare se stessi per salvare i figli.

Bisogna, anche se sarebbe più semplice far finta di nulla perché quando è su internet “è tanto bravo!” e poi…”che fa di male?”

Semplicemente si uccide.

Perché la politica non prende una posizione decisa su questo problema?

Perché la rete è manna: la semplificazione del pensiero rende i giovani manipolabili.

Meglio colpire la Scuola, svalutare i titoli di studio, creare il vuoto intorno a chi si oppone.

Del resto, la diade youtubers e governo gialloverde, accomunata dal periodo storico e non necessariamente dal pensiero politico, acquista sempre più consensi e ci si trova in un mondo in cui l’insulto è un accettato intercalare, la lingua italiana è un’opinione non troppo importante ma l’italianità va assolutamente difesa dal barbaro invasore nero.

Le frontiere si chiudono.

I cervelli si chiudono.

Siamo in una curtis medioevale in cui per un po’ di internet siamo disposti a qualsiasi corvée.

Ma attenzione: la rete imprigiona i pesci piccoli.

Siamo così sicuri di voler dare i nostri giovani in pasto a pescatori senza volto?

Rosa Johanna Pintus

 

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