Il Poetry Slam a Genova: che vinca il migliore!

Poetry Slam: una data particolare

E’ una data particolare questa del Poetry Slam; poeti di origine

straniera si trovano a gareggiare in un’Italia che sembra vicina alla xenofobia.

Ciò che avviene nel quotidiano però non corrisponde a quanto accade in campo artistico; così, nonostante le tensioni politiche, il campionato fa tappa a Genova e si avvicina alla finale di Milano.

Domani dunque non ci sarà da votare solo lo schieramento che guiderà l’Italia ma anche la poesia migliore.

E senza Rosatellum!

Artisti in gara

Molti artisti non amano sentir parlare di gara poetica, obiettano che la poesia non è uno sport ma un’arte.

In effetti qui non vince solo chi scrive meglio ma anche chi è in grado di conquistare il pubblico; l’aspetto performativo è dunque funzionale alla gara: il verso poetico diviene corpo vibrante. Bruno Rullo, responsabile del campionato in Italia, precisa che a Genova si gioca una competizione particolare:

Questa a Genova è una gara poetica riservata a poeti di origine straniera, inserita nel campionato nazionale 2017/2018 di Slam Italia. I poeti in gara si confronteranno in una competizione a colpi di versi e saranno votati dal pubblico presente secondo le regole. Il vincitore si qualificherà per la finale nazionale che si svolgerà nel mese di giugno 2018.

Ma quali sono le regole di questa gara?

Bisogna avere un’età minima di 16 anni; non sono assolutamente ammesse poesie che contengano discriminazioni razziali, etniche, culturali, religiose. Per il resto non ci sono limiti tematici e linguistici: le poesie ammesse sono a tema libero, in italiano o in lingua straniera, compresi i dialetti. Sono ammesse le neolingue cioè le lingue di pura invenzione o basate su giochi fonetici.

In cosa consiste l’aspetto performativo?

La poesia può essere letta solo dall’autore e senza oggetti o abiti di scena; non è ammesso alcun tipo di accompagnamento musicale. Deve emergere la capacità di scrittura poetica e allo stesso tempo il talento performativo dell’artista. Il poeta può interagire con il pubblico nel corso della sua esibizione.
Ogni poeta ha a disposizione un tempo massimo di 3 minuti per ogni esibizione.

La tradizione del Poetry Slam

L’idea di una poesia innovativa nasce negli USA nel 1986 ad opera del poeta Marc Kelly Smith e in breve tempo diviene di interesse mondiale. Si tratta infatti di un nuovo approccio all’arte poetica che, da elitaria, si apre a un pubblico popolare; non vi sono giurie di esperti che considerano la metrica o le figure retoriche, vi è piuttosto un pubblico concentrato sulla sonorità e sul messaggio poetico. E i veri protagonisti dello slam sono coloro che lo fanno. Simile a un laboratorio sociale, la competizione è un’opportunità di crescita e non una competizione in senso stretto.

La differenza con le competizioni tradizionali

Questo tipo di gara coinvolge un pubblico ampio che ascolta assaporando una birra o sfiorando la mano di una ragazza. Si sceglie uno spazio pubblico, neppure troppo protetto, e si coinvolgono i presenti. Bruno Rullo precisa che non è stato facile far accettare lo Slam in Italia e che un poeta lo aveva addirittura definito “espressione fecale della poesia”. Dopo varie discussioni però, e sul modello del Poetry Slam francese, la gara ha avuto il suo battesimo anche in Italia (2004).

In questa forma di competizione il pubblico diviene protagonista in quanto può decidere chi mandare alla finale europea. Le regole sono codificate e ciò crea condivisione e discussione in una giuria casuale e improvvisata:

la gara è uno sport/gioco di natura letteraria, in cui il vero protagonista è la poesia e, più della vittoria e dei premi, conta la condivisione dell’esperienza artistica.

La giuria

Bruno Rullo è molto chiaro nel definire cosa intende per giuria popolare:

non sono ammesse giurie precostituite o tecniche, il diritto di voto può essere esercitato in due modalità:

1) Da una giuria di 5 elementi estratti o selezionati tra il pubblico. La giuria vota l’intervento poetico esprimendo voti da 0 a 10 (sono ammessi i decimali). Il voto più alto e quello più basso vengono eliminati, e i tre restanti sommati vanno a costituire il punteggio della manche. Su decisione dell’MC, per garantire maggiore imparzialità, tra una manche e l’altra, i membri della giuria possono essere completamente o parzialmente cambiati.

2) Da una giuria formata da tutto il pubblico presente. In tal caso il voto o preferenza è espresso tramite alzata di una mano o di un oggetto. Gli scontri in questa modalità sono diretti, fra due o tre poeti. I due sistemi descritti sono entrambi validi e possono essere integrati. Ciò che conta è la partecipazione del pubblico e l’evitare che il voto subisca influenze da parte di amici o conoscenti. Le regole sopra indicate sono conformi a quelle adottate in campo internazionale.

Uno Slam inedito

Il Poetry Slam di Genova avrà un sapore particolare: alla gara parteciperanno anche alcuni migranti che studiano presso il CPIA Centro Ponente. L’apertura è stata proposta dalla scrittrice genovese Alessandra Giordano che si alternerà a Bruno Rullo nella conduzione dell’evento.

Non è stato facile selezionare i ragazzi perché sono consapevoli di trovarsi a gareggiare con performers già affermati; il loro italiano non è perfetto e gareggiano utilizzando inglese, francese e -talvolta- lo spagnolo. Alessandra Giordano racconta le motivazioni di questa scelta:

Non potevo farli scrivere in italiano, dovevo partire dalla loro esperienza e capire chi fosse poeta; non potevo neppure azzardarmi a tradurre in versi le loro emozioni perché, essendo io stessa scrittrice, avrei inquinato i loro testi con le mie emozioni su di loro. Non tutti i partecipanti sono delle mie classi, ho chiesto alle colleghe di lettere di indicarmi i ragazzi interessati a questa esperienza.

Che cos’è un CPIA?

Un CPIA è una scuola che si occupa dell’istruzione degli adulti; se in passato vi era una prevalenza di Italiani che non erano riusciti a studiare da ragazzi, con gli sbarchi la scuola si è trasformata ed è divenuta occasione concreta di integrazione tra culture diverse.

Un ospite di rilievo

Ospite della giornata sarà Roberto Marzano.

Cantautore e guitto giulivo, noto al pubblico per i suoi versi graffianti e dissacranti, Roberto sarà l’unico a poter utilizzare la chitarra.

Come Bruno, Roberto convoglia in sé doti artistiche e capacità manageriali, necessarie per ottenere uno spazio artistico in una società schiava e vittima del capitalismo.

 

Rosa Johanna Pintus

 

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